L'albero della vendetta
Ride Lonesome
Durata
73
Formato
Regista
Un cacciatore di taglie (Randolph Scott) viaggia verso la California con un giovane criminale (Ben Brigade) da consegnare alle autorità. Insieme a un gruppo di persone, inclusa la fascinosa Carrie (Karen Steele), fuggono tra mille insidie in direzione di Santa Cruz.
Un western rigoroso, a basso costo e tutto d'un pezzo, in linea con le priorità del suo autore, il coriaceo – ma umanissimo – Budd Boetticher, regista capace di attraversare uno dei generi fondanti del cinema classico americano con notevole personalità. È un'opera che lavora su un ritmo serrato e incisivo, scandito in maniera fluida e del tutto godibile, soffermandosi sui personaggi e il fascino del paesaggio più che sulla vicenda in sé. Recitato benissimo da tutti i membri del cast – incluse l'icona del genere Lee van Cleef e il debuttante James Coburn – con una menzione speciale per Randolph Scott, reale anima dell'operazione e viso indimenticabile recuperato anche da Sam Peckinpah in Sfida nell'alta Sierra (1962). Per lui, feticcio di Boetticher a partire dal 1956 (l'anno de I sette assassini, primo dei sette titoli girati insieme), un ruolo soffuso, di solitaria asprezza. Magistrale fotografia in CinemaScope di Charles Lawton Jr.
Un western rigoroso, a basso costo e tutto d'un pezzo, in linea con le priorità del suo autore, il coriaceo – ma umanissimo – Budd Boetticher, regista capace di attraversare uno dei generi fondanti del cinema classico americano con notevole personalità. È un'opera che lavora su un ritmo serrato e incisivo, scandito in maniera fluida e del tutto godibile, soffermandosi sui personaggi e il fascino del paesaggio più che sulla vicenda in sé. Recitato benissimo da tutti i membri del cast – incluse l'icona del genere Lee van Cleef e il debuttante James Coburn – con una menzione speciale per Randolph Scott, reale anima dell'operazione e viso indimenticabile recuperato anche da Sam Peckinpah in Sfida nell'alta Sierra (1962). Per lui, feticcio di Boetticher a partire dal 1956 (l'anno de I sette assassini, primo dei sette titoli girati insieme), un ruolo soffuso, di solitaria asprezza. Magistrale fotografia in CinemaScope di Charles Lawton Jr.