Il re dei giardini di Marvin
The King of Marvin Gardens
Durata
103
Formato
Regista
Jason (Bruce Dern), pubblicitario sognatore, cerca di convincere suo fratello David (Jack Nicholson), speaker radiofonico, a prender parte in un affare edilizio poco chiaro. La vicenda coinvolgerà anche Sally (Ellen Burstyn), la compagna di Jason, e le cose non andranno per il verso giusto.
Terzo lungometraggio per Bob Rafelson che, dopo il grande successo di Cinque pezzi facili (1970), prosegue con il medesimo stile di regia, i medesimi intenti e soprattutto il medesimo attore protagonista, Jack Nicholson (alla terza collaborazione con il regista). Al centro della vicenda ci sono due fratelli dai caratteri opposti, con esperienze di vita differenti e con un diverso modo di affrontare l'esistenza: proprio su questo incontro/scontro, Rafelson svilupperà buona parte della narrazione della pellicola. Allo stesso modo, mette in opposizione anche le due città in cui è ambientato il film, Atlantic City e Philadelphia, dipingendo la prima come una metropoli decadente ma allo stesso tempo più affascinante e indimenticabile della Grande Mela. Peccato però che il film risulti, a tratti, troppo fiacco e incapace di coinvolgere al punto giusto. Seppur originale e interessante, Il re dei giardini di Marvin gira un po' troppo a vuoto e non sempre riesce a raccogliere quanto ha seminato. Il cast però è in ottima forma e Bruce Dern riesce a tenere testa a un grande Jack Nicholson. Il titolo fa riferimento a una casella del gioco del Monopoli americano.
Terzo lungometraggio per Bob Rafelson che, dopo il grande successo di Cinque pezzi facili (1970), prosegue con il medesimo stile di regia, i medesimi intenti e soprattutto il medesimo attore protagonista, Jack Nicholson (alla terza collaborazione con il regista). Al centro della vicenda ci sono due fratelli dai caratteri opposti, con esperienze di vita differenti e con un diverso modo di affrontare l'esistenza: proprio su questo incontro/scontro, Rafelson svilupperà buona parte della narrazione della pellicola. Allo stesso modo, mette in opposizione anche le due città in cui è ambientato il film, Atlantic City e Philadelphia, dipingendo la prima come una metropoli decadente ma allo stesso tempo più affascinante e indimenticabile della Grande Mela. Peccato però che il film risulti, a tratti, troppo fiacco e incapace di coinvolgere al punto giusto. Seppur originale e interessante, Il re dei giardini di Marvin gira un po' troppo a vuoto e non sempre riesce a raccogliere quanto ha seminato. Il cast però è in ottima forma e Bruce Dern riesce a tenere testa a un grande Jack Nicholson. Il titolo fa riferimento a una casella del gioco del Monopoli americano.