Risorto
Risen
Durata
107
Formato
Regista
Il tribuno romano Clavius (Joseph Fiennes) e l’aiutante Lucio (Tom Felton) vengono incaricati da Ponzio Pilato (Peter Firth) di indagare sulla scomparsa del corpo di Gesù di Nazareth (Cliff Curtis), per smentire i suoi seguaci che lo credono risorto.
Curiosa (almeno nel soggetto) rilettura del peplum contaminato con il thriller e permeato, prevedibilmente, da un messaggio buonista con finale redenzione, Risorto è un tentativo di blockbuster pasquale quantomeno originale, se non del tutto bizzarro. I soldati romani che ripercorrono le tracce di Gesù al suo inseguimento sono personaggi bidimensionali, la cui parabola (è il caso di dirlo) risulta facilmente indovinabile fin dall’inizio e, d’altro canto, la storia è risaputa, sebbene riletta in chiave gialla. Si pattina spesso sul filo del ridicolo (trattare gli indizi seminati dal Nazareno come tracce da analizzare dalla scientifica, più che blasfemo, è proprio nonsense), i dialoghi sono piuttosto vacui e l’impressione di fondo è che si tratti di un’idea confusa e senza un vero collante. Completa il quadro la regia di Kevin Reynolds, tristemente famoso per aver diretto il megaflop Waterworld (1995). Saranno felici però le fan di Tom Felton, il Draco Malfoy della saga di Harry Potter.
Curiosa (almeno nel soggetto) rilettura del peplum contaminato con il thriller e permeato, prevedibilmente, da un messaggio buonista con finale redenzione, Risorto è un tentativo di blockbuster pasquale quantomeno originale, se non del tutto bizzarro. I soldati romani che ripercorrono le tracce di Gesù al suo inseguimento sono personaggi bidimensionali, la cui parabola (è il caso di dirlo) risulta facilmente indovinabile fin dall’inizio e, d’altro canto, la storia è risaputa, sebbene riletta in chiave gialla. Si pattina spesso sul filo del ridicolo (trattare gli indizi seminati dal Nazareno come tracce da analizzare dalla scientifica, più che blasfemo, è proprio nonsense), i dialoghi sono piuttosto vacui e l’impressione di fondo è che si tratti di un’idea confusa e senza un vero collante. Completa il quadro la regia di Kevin Reynolds, tristemente famoso per aver diretto il megaflop Waterworld (1995). Saranno felici però le fan di Tom Felton, il Draco Malfoy della saga di Harry Potter.