Ruby Sparks
Ruby Sparks
Durata
104
Formato
Regista
Calvin (Paul Dano) è un giovane scrittore alle prese con una crisi creativa. Finalmente sembra riuscire a sbloccarsi quando inizia a elaborare le avventure di una ragazza di nome Ruby Sparks (Zoe Kazan). Il problema è che Ruby, esattamente come lui l'ha creata tramite la macchina da scrivere, si presenta in carne e ossa a casa dell'autore.
Dopo il sorprendente esordio di Little Miss Sunshine (2006), la coppia di registi Jonathan Dayton-Valerie Faris torna dietro la macchina da presa per una pellicola altrettanto riuscita: abbandonate le dinamiche familiari esplorate in precedenza, gli autori si concentrano ora su una “semplice” storia d'amore riuscendone a descrivere in maniera leggera, briosa e divertente sia i caratteri più allegri e gioiosi che le pieghe più tristi e cupe. I due protagonisti sono perfetti nel ruolo e riescono nel difficile compito di rendere le loro interpretazioni credibili e soprattutto spontanee. Ma la vera qualità della pellicola è quella di riuscire a mescolare la love story con un'analisi attenta ed efficace sulla professione dello scrittore e sui risvolti metanarrativi che la possibilità di scrivere la propria storia personale comporta. Tutti vorremmo avere una macchina da scrivere magica capace di realizzare i nostri sogni, ma la vita non è fatta solo di perfette pianificazioni e desideri realizzabili: il bello dell'esistenza risiede proprio nella sua imprevedibilità. Questo è quanto sembra imparare Calvin lungo le sue pazze disavventure con Ruby, che lo porteranno verso un lieto fine scontato ma non banale. Anche se a tratti leggermente prolisso, Ruby Sparks conferma il talento dei due registi, capaci di dare profondità e spessore a storie semplici e (in apparenza) prive di grandi pretese.
Dopo il sorprendente esordio di Little Miss Sunshine (2006), la coppia di registi Jonathan Dayton-Valerie Faris torna dietro la macchina da presa per una pellicola altrettanto riuscita: abbandonate le dinamiche familiari esplorate in precedenza, gli autori si concentrano ora su una “semplice” storia d'amore riuscendone a descrivere in maniera leggera, briosa e divertente sia i caratteri più allegri e gioiosi che le pieghe più tristi e cupe. I due protagonisti sono perfetti nel ruolo e riescono nel difficile compito di rendere le loro interpretazioni credibili e soprattutto spontanee. Ma la vera qualità della pellicola è quella di riuscire a mescolare la love story con un'analisi attenta ed efficace sulla professione dello scrittore e sui risvolti metanarrativi che la possibilità di scrivere la propria storia personale comporta. Tutti vorremmo avere una macchina da scrivere magica capace di realizzare i nostri sogni, ma la vita non è fatta solo di perfette pianificazioni e desideri realizzabili: il bello dell'esistenza risiede proprio nella sua imprevedibilità. Questo è quanto sembra imparare Calvin lungo le sue pazze disavventure con Ruby, che lo porteranno verso un lieto fine scontato ma non banale. Anche se a tratti leggermente prolisso, Ruby Sparks conferma il talento dei due registi, capaci di dare profondità e spessore a storie semplici e (in apparenza) prive di grandi pretese.