April and the Extraordinary World
Avril et le monde truqué
Durata
105
Formato
Regista
Francia, 1931. La seconda rivoluzione industriale non è mai avvenuta dopo la scomparsa di tutti gli scienziati al seguito della morte di Napoleone III, una sera del 1870, a causa di un esplosione in un laboratorio in cui si ricerca il “siero della vita”. La giovane Avril cerca di proseguire quegli esperimenti, cercando i suoi genitori scomparsi molti anni prima.
Opera distopica presentata in uno stile visivo a metà tra l’animazione occidentale e l’estetica nipponica, April and the Extraordinary World riesce a coniugare efficacemente noir e fantascienza, azione e avventura, senza tralasciare una dose di dramma e buone sequenze divertenti. Un prodotto suggestivo e affascinante, che ribalta la Storia come la conosciamo per dare vita a un intreccio abbastanza solido e fluido, dove non mancano gli spunti interessanti, soprattutto dal versante estetico. Si tratta a tutti gli effetti di un’opera visionaria, ricca di dettagli sull’eventuale Francia di inizio secolo sotto il dominio di Napoleone V, dove ci sono due Tour Eiffel, dalle quali passa l’enorme seggiovia che collega Parigi a Berlino in sole 82 ore. Una soggetto intrigante, seppur sfruttato solo parzialmente nelle sue potenzialità: la sceneggiatura, infatti, non riesce a mantenere la stessa intensità per tutta la durata dell’opera, anche se i registi riescono a gestire bene i momenti più statici, riprendendo ritmo quando necessario. Carismatica e apprezzabile la protagonista, April, doppiata da Marion Cotillard.
Opera distopica presentata in uno stile visivo a metà tra l’animazione occidentale e l’estetica nipponica, April and the Extraordinary World riesce a coniugare efficacemente noir e fantascienza, azione e avventura, senza tralasciare una dose di dramma e buone sequenze divertenti. Un prodotto suggestivo e affascinante, che ribalta la Storia come la conosciamo per dare vita a un intreccio abbastanza solido e fluido, dove non mancano gli spunti interessanti, soprattutto dal versante estetico. Si tratta a tutti gli effetti di un’opera visionaria, ricca di dettagli sull’eventuale Francia di inizio secolo sotto il dominio di Napoleone V, dove ci sono due Tour Eiffel, dalle quali passa l’enorme seggiovia che collega Parigi a Berlino in sole 82 ore. Una soggetto intrigante, seppur sfruttato solo parzialmente nelle sue potenzialità: la sceneggiatura, infatti, non riesce a mantenere la stessa intensità per tutta la durata dell’opera, anche se i registi riescono a gestire bene i momenti più statici, riprendendo ritmo quando necessario. Carismatica e apprezzabile la protagonista, April, doppiata da Marion Cotillard.