Santa Maradona
Durata
96
Formato
Regista
Andrea (Stefano Accorsi), giovane laureato in lettere, convive con il suo amico Bart (Libero De Rienzo). Sta cercando di entrare nel mondo degli adulti, ma con esiti al limite dell'assurdo: i colloqui di lavoro che sostiene comprendono domande surreali, mentre la sua vita amorosa viene messa in crisi dal tradimento di Dolores (Anita Caprioli).
L'esordio nel lungometraggio di Marco Ponti è un filmetto verboso, pronto a infarcirsi di dialoghi sui massimi sistemi per il puro gusto di farlo, che gira a vuoto ripiegandosi su se stesso. I personaggi rientrano in schemi decisamente usurati, lo spaccato giovanile è frettoloso e troppo schematico per risultare spigliato e naturale, il ritratto del disagio di una generazione è un ambizioso traguardo mai raggiunto. Accorsi è lezioso, intrappolato in un personaggio che finisce per diventare la caricatura di altre sue interpretazioni, mentre a De Rienzo è affidato il ruolo più accattivante. La regia tenta di sperimentare un approccio scattante all'insegna dell'immediatezza, ma il risultato è finto e inconcludente.
L'esordio nel lungometraggio di Marco Ponti è un filmetto verboso, pronto a infarcirsi di dialoghi sui massimi sistemi per il puro gusto di farlo, che gira a vuoto ripiegandosi su se stesso. I personaggi rientrano in schemi decisamente usurati, lo spaccato giovanile è frettoloso e troppo schematico per risultare spigliato e naturale, il ritratto del disagio di una generazione è un ambizioso traguardo mai raggiunto. Accorsi è lezioso, intrappolato in un personaggio che finisce per diventare la caricatura di altre sue interpretazioni, mentre a De Rienzo è affidato il ruolo più accattivante. La regia tenta di sperimentare un approccio scattante all'insegna dell'immediatezza, ma il risultato è finto e inconcludente.