Lo sguardo dell'altro
La mirada del otro
Durata
102
Formato
Regista
Begonia (Laura Morante), trent’anni, lavora come consulente e, fin da quando ha memoria, si è sempre ribellata alla sua educazione alto-borghese attraverso il sesso. Su consiglio dello psicanalista, tiene un video-diario dei propri vissuti amorosi: tra violenza e incontri inaspettati, troverà (forse) se stessa.
Vicente Aranda si concede un tentativo nel cercare di delineare la morbosità dello sguardo cinematografico verso il corpo umano e la scottante materia sessuale. L’istinto e la passione erotica della protagonista vengono, tuttavia, abbandonati fin troppo presto in favore della macabra soddisfazione del suo autore. Aranda lo definì un film “psycho-erotico”, ma di folle o psicologico c’è ben poco; e l'obiettivo primario rimane platealmente in superficie. Buona, in ogni caso, la prova di Laura Morante, sulle cui spalle poggia l’intera narrazione, anche se il suo personaggio è ostacolato da una sceneggiatura lacunosa e ben poco organica.
Vicente Aranda si concede un tentativo nel cercare di delineare la morbosità dello sguardo cinematografico verso il corpo umano e la scottante materia sessuale. L’istinto e la passione erotica della protagonista vengono, tuttavia, abbandonati fin troppo presto in favore della macabra soddisfazione del suo autore. Aranda lo definì un film “psycho-erotico”, ma di folle o psicologico c’è ben poco; e l'obiettivo primario rimane platealmente in superficie. Buona, in ogni caso, la prova di Laura Morante, sulle cui spalle poggia l’intera narrazione, anche se il suo personaggio è ostacolato da una sceneggiatura lacunosa e ben poco organica.