Short Skin

Edoardo (Matteo Creatini) ha diciassettenne e, sin da quando era piccolo, soffre di una malformazione al prepuzio che lo rende insicuro con le ragazze. Un medico gli propone di farsi operare, ma Edoardo proverà a risolvere il suo problema con altri metodi.

Interessante opera prima di Duccio Chiarini, realizzata nell'ambito di "Biennale College – Cinema", e presentata all'interno della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia 2014. Il neoregista, pur con pochi mezzi a disposizione, riesce a trattare un tema molto delicato con il giusto garbo, mantenendo un buon equilibrio tra la commedia (il film riesce a non prendersi mai troppo sul serio) e il dramma di un ragazzo come tanti, “costretto” dalla società che lo circonda a perdere la verginità il prima possibile. Tutti attorno a lui parlano di sesso (dal migliore amico alla sorellina, decisa a far accoppiare la sua cagnolina) mentre Edo si rifugge sempre di più nella sua solitudine, senza voler parlare a nessuno del suo problema: qualcosa (o, per meglio dire, qualcuna) riuscirà però a sbloccarlo. Non mancano diverse incertezze nella sceneggiatura, e passaggi troppo acerbi nella regia, ma per un esordio ci si può accontentare. Il risultato, pur con qualche ingenuità, è infatti credibile e spontaneo al punto giusto.