Fuga da Los Angeles
Escape from L.A.
Durata
101
Formato
Regista
A diversi anni di distanza dalla sua fuga da Manhattan, Jena Plissken (Kurt Russell) viene nuovamente incastrato dal governo degli Stati Uniti per recuperare un congegno estremamente pericoloso nella città di Los Angeles, diventata un'isola autonoma a seguito di un potente terremoto e abitata solo da deportati.
La dura legge dei sequel non risparmia neanche John Carpenter, “colpevole” di aver osato partorire un prosieguo del suo stesso cult 1997: Fuga da New York (1981). Fortemente voluto dal regista e dal protagonista Kurt Russell, che qui torna a vestire i panni dell'iconico Jena Plissken, il film prova a riproporre la perfetta alchimia di elementi del capostipite (lo score accattivante, il look post-apocalittico, l'eccentricità dei personaggi), ma finisce solo per apparirne una pallida ricalcatura. Il personaggio di Jena (“Snake” nella versione originale) continua a essere l'adorabile anti-eroe di sempre e le sue frasi ad effetto sono i pregi più grandi di una pellicola, per il resto, facilmente dimenticabile.
La dura legge dei sequel non risparmia neanche John Carpenter, “colpevole” di aver osato partorire un prosieguo del suo stesso cult 1997: Fuga da New York (1981). Fortemente voluto dal regista e dal protagonista Kurt Russell, che qui torna a vestire i panni dell'iconico Jena Plissken, il film prova a riproporre la perfetta alchimia di elementi del capostipite (lo score accattivante, il look post-apocalittico, l'eccentricità dei personaggi), ma finisce solo per apparirne una pallida ricalcatura. Il personaggio di Jena (“Snake” nella versione originale) continua a essere l'adorabile anti-eroe di sempre e le sue frasi ad effetto sono i pregi più grandi di una pellicola, per il resto, facilmente dimenticabile.