Su tutte le vette è pace
Durata
72
Formato
Regista
Filmati dell'esercito italiano e di quello austroungarico sul fronte alpino durante la Prima guerra mondiale, dall'archivio del cineasta-pioniere Luca Comerio.
Portando avanti due filoni, quello anti-bellico di Prigionieri della guerra (1995) e Oh! Uomo (2004) e quello d'archivio, con il recupero del materiale girato da Luca Comerio come in Dal Polo all'Equatore (1987), la coppia Gianikian-Ricci Lucchi, assembla un altro straordinario documento per rappresentare la vita drammatica dei soldati sul fronte alpino. La fatica, la paura e l'angoscia si mischiano all'abitudine quotidiana atta alla sopravvivenza, mentre i graffi e gli sfregi della pellicola vecchia e gualcita diventano quelli dei corpi feriti, esausti, piagati dei giovani uomini chiamati alla guerra. Non si fa distinzione tra italiani e austriaci, a stento si capisce dove stiano gli uni e dove gli altri, ma è il motivo per cui i due documentaristi girano pellicole come questa: per far capire al mondo l'orrore inutile della guerra, dove la sofferenza è pari da un lato e dall'altro della trincea. Una notevolissima rielaborazione di preziosi documenti d'epoca, per non dimenticare.
Portando avanti due filoni, quello anti-bellico di Prigionieri della guerra (1995) e Oh! Uomo (2004) e quello d'archivio, con il recupero del materiale girato da Luca Comerio come in Dal Polo all'Equatore (1987), la coppia Gianikian-Ricci Lucchi, assembla un altro straordinario documento per rappresentare la vita drammatica dei soldati sul fronte alpino. La fatica, la paura e l'angoscia si mischiano all'abitudine quotidiana atta alla sopravvivenza, mentre i graffi e gli sfregi della pellicola vecchia e gualcita diventano quelli dei corpi feriti, esausti, piagati dei giovani uomini chiamati alla guerra. Non si fa distinzione tra italiani e austriaci, a stento si capisce dove stiano gli uni e dove gli altri, ma è il motivo per cui i due documentaristi girano pellicole come questa: per far capire al mondo l'orrore inutile della guerra, dove la sofferenza è pari da un lato e dall'altro della trincea. Una notevolissima rielaborazione di preziosi documenti d'epoca, per non dimenticare.