Mio cugino, il reverendo Bobby
Cousin Bobby
Durata
70
Formato
Regista
Documentario che ha per protagonista Robert Castle, cugino del regista e officiante di una chiesa battista nel quartiere newyorkese di Harlem, difensore appassionato delle minoranze etniche e strenuamente dalla loro parte.
Jonathan Demme utilizza un proprio parente illustre per mettere in campo una riflessione socialmente impegnata sull'America e il suo grado di civilizzazione, sullo stato dei diritti civili nel paese più ricco del mondo e su controverse tematiche connesse alla sua storia recente. Il tutto viene offerto, in modo piuttosto prevedibile visto e considerato il protagonista del documentario, dalla prospettiva delle minoranze di colore e delle etnie più marginalizzate: un'operazione senz'altro lodevole nelle volontà di partenza, che però non è esente da un certo schematismo e da un manicheismo di fondo, da scarsa profondità nell'approfondimento e nella messa a fuoco, da una forma piuttosto sterile di buonismo a tavolino.
Jonathan Demme utilizza un proprio parente illustre per mettere in campo una riflessione socialmente impegnata sull'America e il suo grado di civilizzazione, sullo stato dei diritti civili nel paese più ricco del mondo e su controverse tematiche connesse alla sua storia recente. Il tutto viene offerto, in modo piuttosto prevedibile visto e considerato il protagonista del documentario, dalla prospettiva delle minoranze di colore e delle etnie più marginalizzate: un'operazione senz'altro lodevole nelle volontà di partenza, che però non è esente da un certo schematismo e da un manicheismo di fondo, da scarsa profondità nell'approfondimento e nella messa a fuoco, da una forma piuttosto sterile di buonismo a tavolino.