Il suo nome è Donna Rosa
Durata
104
Formato
Regista
Andrea (Al Bano), giovane di Capri, incontra per caso la studentessa napoletana Rosetta (Romina Power), figlia dell'antiquario e vedovo Antonio Belmonte (Nino Taranto). I ragazzi finiscono per innamorarsi, ma Antonio vorrebbe dare in sposa la figlia a Giorgio (Stelvio Rosi), della cui madre Rosa (Bice Valori) lo stesso vedovo è innamorato.
Scherzosa ma banale commedia musicale degli equivoci, costellata di intrecci sentimentali e motivetti musicali. La presenza della affiatata coppia Al Bano-Romina Power, che portava avanti il sodalizio artistico di pari passo con la vita reale, e degli intermezzi comici e farseschi di Nino Taranto ed Enzo Cannavale, permette al film di risultare godibile almeno a tratti e di staccarsi leggermente dal grigiore e dalla banalità di molti esempi di musicarello dell’epoca. Confusa, tuttavia, la sceneggiatura nell'avvicendamento tra numerosi comprimari e momenti canori gradevoli ma superflui, mentre la regia non regala alcun guizzo. Titolo preso in prestito dalla canzone Donna Rosa, sigla del varietà televisivo Settevoci, scritta da Pippo Baudo, che compare in un piccolo ruolo.
Scherzosa ma banale commedia musicale degli equivoci, costellata di intrecci sentimentali e motivetti musicali. La presenza della affiatata coppia Al Bano-Romina Power, che portava avanti il sodalizio artistico di pari passo con la vita reale, e degli intermezzi comici e farseschi di Nino Taranto ed Enzo Cannavale, permette al film di risultare godibile almeno a tratti e di staccarsi leggermente dal grigiore e dalla banalità di molti esempi di musicarello dell’epoca. Confusa, tuttavia, la sceneggiatura nell'avvicendamento tra numerosi comprimari e momenti canori gradevoli ma superflui, mentre la regia non regala alcun guizzo. Titolo preso in prestito dalla canzone Donna Rosa, sigla del varietà televisivo Settevoci, scritta da Pippo Baudo, che compare in un piccolo ruolo.