Un toro da monta
Durata
90
Formato
Regista
Salvatore (Alfonso Saggese) non riesce a consumare il matrimonio con la bella Sabrina (Femi Benussi): il toro da monta Romeo, ricevuto in eredità dal padre, lo aiuterà a superare il blocco psicologico.
Roberto Mauri firma un'inutile e grezza commedia, colma di allusioni sessuali (intuibili a partire dal titolo trash) e di parallelismi tra uomini e animali che metaforizzano la tanto celebrata virilità dell'uomo siculo. Sceneggiatura (firmata dal regista con Piero Regnoli) sconclusionata e inconsistente, interpreti inebetiti (Femi Benussi riesce a essere minimamente espressiva solo quando si traveste da gatta per concupire il marito), volgarità inutili («Lei ce l'ha larga?»; «Che cosa..?»; «Ma la mentalità! Io ce l'ho larghissima, non può immaginare quanto ce l'abbia larga!»): da dimenticare. Demenziali le sequenze in cui Salvatore chiede consigli al toro Romeo. Decisamente poco appetitosa la Benussi; molto meglio Daniela Giordano nel ruolo di Concetta.
Roberto Mauri firma un'inutile e grezza commedia, colma di allusioni sessuali (intuibili a partire dal titolo trash) e di parallelismi tra uomini e animali che metaforizzano la tanto celebrata virilità dell'uomo siculo. Sceneggiatura (firmata dal regista con Piero Regnoli) sconclusionata e inconsistente, interpreti inebetiti (Femi Benussi riesce a essere minimamente espressiva solo quando si traveste da gatta per concupire il marito), volgarità inutili («Lei ce l'ha larga?»; «Che cosa..?»; «Ma la mentalità! Io ce l'ho larghissima, non può immaginare quanto ce l'abbia larga!»): da dimenticare. Demenziali le sequenze in cui Salvatore chiede consigli al toro Romeo. Decisamente poco appetitosa la Benussi; molto meglio Daniela Giordano nel ruolo di Concetta.