Le voci dello spirito
Dukhovnye golosa
Durata
328
Formato
Regista
Un documentario sulla vita di un gruppo di militari dislocati al confine tra Tagikistan e Afghanistan.
Diviso in cinque parti, un progetto mastodontico che racconta, senza fronzoli e con aderenza totale al realismo, l'esistenza di alcuni soldati, le cui giornate sono contrassegnate da una totale routine. Momenti di azione si alternano a lunghe ore totalmente statiche: l'attesa crea anche più tensione di quando si spara contro ipotetici nemici. Sokurov sfrutta la forza lirica delle sue immagini, e dispone i tanti ingredienti nel modo giusto, dando vita a un messaggio coerente e a un progetto complessivo tutt'altro che banale. La lunga durata ne limita la portata – e si fatica a capire il perché di un tale minutaggio – ma gli spunti non sono da sottovalutare. Da vedere, con un po' di pazienza.
Diviso in cinque parti, un progetto mastodontico che racconta, senza fronzoli e con aderenza totale al realismo, l'esistenza di alcuni soldati, le cui giornate sono contrassegnate da una totale routine. Momenti di azione si alternano a lunghe ore totalmente statiche: l'attesa crea anche più tensione di quando si spara contro ipotetici nemici. Sokurov sfrutta la forza lirica delle sue immagini, e dispone i tanti ingredienti nel modo giusto, dando vita a un messaggio coerente e a un progetto complessivo tutt'altro che banale. La lunga durata ne limita la portata – e si fatica a capire il perché di un tale minutaggio – ma gli spunti non sono da sottovalutare. Da vedere, con un po' di pazienza.