Two Mothers
Perfect Mothers
Durata
97
Formato
Regista
Lil (Naomi Watts) e Roz (Robin Wright) sono amiche inseparabili sin dall’infanzia, rispettivamente madri dei giovanissimi Ian (Xavier Samuel) e Tom (James Frecheville). A poco a poco le due donne intrecciano una relazione amorosa ognuna con il figlio dell’altra, in un anomalo gioco sentimentale che non sarà accettato dalla società che li circonda.
Un racconto di partenza (Le nonne) scritto dal premio Nobel Doris Lessing, due attrici di straordinario fascino e talento, la bellezza del paesaggio costiero australiano: i presupposti per un’opera interessante sull’eros e sull’amicizia femminile c’erano, ma la lussemburghese Anne Fontaine rovina tutto con un polpettone tanto stantio quanto inutile. In un film che dovrebbe puntare sull’introspezione psicologica, i dialoghi (di sorprendente banalità) sono ridotti al minimo, l’analisi dei personaggi si ferma alla superficie e, laddove ci si attende una ricerca del morboso o una riflessione sul conflitto tra sentimenti e convenzioni sociali, domina soltanto il piattume. Insomma, non si va oltre un insipido trastullo tra milf e toyboy, dove alle pur magnetiche Watts e Wright si contrappongono due giovani inespressivi e bellocci che paiono usciti da uno spot di Calvin Klein. Improponibile.
Un racconto di partenza (Le nonne) scritto dal premio Nobel Doris Lessing, due attrici di straordinario fascino e talento, la bellezza del paesaggio costiero australiano: i presupposti per un’opera interessante sull’eros e sull’amicizia femminile c’erano, ma la lussemburghese Anne Fontaine rovina tutto con un polpettone tanto stantio quanto inutile. In un film che dovrebbe puntare sull’introspezione psicologica, i dialoghi (di sorprendente banalità) sono ridotti al minimo, l’analisi dei personaggi si ferma alla superficie e, laddove ci si attende una ricerca del morboso o una riflessione sul conflitto tra sentimenti e convenzioni sociali, domina soltanto il piattume. Insomma, non si va oltre un insipido trastullo tra milf e toyboy, dove alle pur magnetiche Watts e Wright si contrappongono due giovani inespressivi e bellocci che paiono usciti da uno spot di Calvin Klein. Improponibile.