Verso l'ignoto

Una giovane missionaria (Deanna Durbin) per salvare dalla guerra otto bambini cinesi li nasconde a bordo di una nave mercantile americana. Quando le autorità impediscono loro di entrare negli Stati Uniti senza passaporti è costretta a ricorrere a un ingegnoso stratagemma.

Edulcorata ed edificante commedia dal sapore quasi disneyano, prodotta dalla Universal e frutto di una lavorazione piuttosto travagliata. Le riprese furono iniziate da Jean Renoir, che le diresse per un periodo lungo diverse settimane. Dopo non meglio precisati contrasti e adducendo come scusa delle poco plausibili motivazioni di salute, Renoir fu costretto ad abbandonare la regia, cedendo il posto dietro la macchina da presa allo sceneggiatore Bruce Manning. Se nel complesso il film non brilla per particolare originalità ma si lascia guardare con piacere, è nel finale che si riscontrano le pecche più evidenti. Inevitabilmente didascalico e buonista, risolve la trama in modo troppo affrettato. Il nome di Renoir non compare nei credits ufficiali del film, che attribuiscono la regia esclusivamente a Manning.