I visitatori
The Visitors
Durata
88
Formato
Regista
Bill (James Woods) vive con la compagna Martha (Patricia Joyce), il loro bambino e il padre di lei (Patrick McVey). Un giorno, arrivano in visita Nickerson (Steve Railsback) e Rodrigues (Chico Martínez), ex commilitoni di Bill in Vietnam, che lui ha fatto condannare per lo stupro e l'omicidio di una giovane vietcong. Lo scopo dei due è ovviamente la vendetta.
Il penultimo film di Elia Kazan prima del ritiro dalle scene è scritto da suo figlio Chris e prende ispirazione da un episodio che verrà raccontato da Brian De Palma in Vittime di guerra (1989). Il grande maestro di gioielli come Fronte del porto (1954) e La valle dell'Eden (1955) abbraccia gli stilemi del cinema New Hollywood (qualche zoomata veloce, uso di una certa crudeltà) e gira in unità di tempo e luogo con un budget irrisorio e un pugno di attori praticamente sconosciuti, tra cui un James Woods al suo primo ruolo sul grande schermo. Fortemente debitore di Cane di paglia di Sam Peckinpah (1971), è un interessante thriller psicologico costruito su un climax di tensione, nonché uno dei primi film americani che ha il coraggio di confrontarsi criticamente con la tragedia del Vietnam. La violenza e il conflitto, sembra dirci Kazan, sono parte integrante della natura umana. Crudo e anticonsolatorio, è certamente d'ispirazione per molte future pellicole sulla violazione dell'intimità familiare come Funny Games (1997) di Michael Haneke.
Il penultimo film di Elia Kazan prima del ritiro dalle scene è scritto da suo figlio Chris e prende ispirazione da un episodio che verrà raccontato da Brian De Palma in Vittime di guerra (1989). Il grande maestro di gioielli come Fronte del porto (1954) e La valle dell'Eden (1955) abbraccia gli stilemi del cinema New Hollywood (qualche zoomata veloce, uso di una certa crudeltà) e gira in unità di tempo e luogo con un budget irrisorio e un pugno di attori praticamente sconosciuti, tra cui un James Woods al suo primo ruolo sul grande schermo. Fortemente debitore di Cane di paglia di Sam Peckinpah (1971), è un interessante thriller psicologico costruito su un climax di tensione, nonché uno dei primi film americani che ha il coraggio di confrontarsi criticamente con la tragedia del Vietnam. La violenza e il conflitto, sembra dirci Kazan, sono parte integrante della natura umana. Crudo e anticonsolatorio, è certamente d'ispirazione per molte future pellicole sulla violazione dell'intimità familiare come Funny Games (1997) di Michael Haneke.