La via del petrolio

Film in tre parti. La prima, Le origini, racconta la ricerca e la trivellazione del petrolio sui monti Zagros in Iran. La seconda, Il viaggio, segue lo stoccaggio del greggio e il trasporto via nave attraverso il canale di Suez e il Mediterraneo. La terza, Attraverso l'Europa, vede protagonista un giornalista argentino (Mario Trejo) che segue l'arrivo del petrolio a Genova e il seguente passaggio alla raffineria di Ingolstadt in Baviera.



Documentario commissionato dalla RAI e dall'Eni, realizzato tra il 1965 e il 1966 e trasmesso in televisione nel gennaio-febbraio 1967. La grande abilità di Bertolucci è quella di saper andare oltre il prodotto istituzionale, riuscendo a imprimere un'impronta personale e meno scolastica di quanto si sarebbe potuto attendere. Pur mantenendo fede all'impostazione divulgativa, il regista riesce a combinare il racconto di vicende personali con una ricerca formale decisamente interessante, sperimentando alcuni dei punti cardine della sua poetica a venire: l'uso fluido della macchina da presa, la dimensione metafisica della messa in scena che dà al tutto un alone di sospensione onirica, la combinazione tra lirismo e introspezione psicologica. Il risultato è quindi molto più suggestivo per il suo aspetto formale che non per il suo contenuto, tutto sommato convenzionale. Il film è stato a lungo invisibile, ma è stato restaurato nel 2007 e presentato al Festival di Venezia di quell'anno in occasione del Leone d'oro speciale del settantacinquesimo anno consegnato a Bernardo Bertolucci.