Storia di un viandante che attraversa luoghi, intemperie e paesaggi differenti.

Si apre così Winter Days, progetto collettivo curato da Kihachiro Kawamoto, la cui trama ha davvero poca importanza. Il lungometraggio è ispirato a un renku del 17° secolo, ovvero a una forma di “poesia collaborativa” in cui lo scrittore creava un verso collegandosi a quello precedente firmato da un altro poeta. Geniale, in questo senso, la scelta di far realizzare tale trasposizione a tanti registi differenti: ognuno, con il proprio stile, ha fatto proseguire la narrazione di chi l'aveva anticipato. Si va così dalla computer grafica (Fumio Oi) alla pittura su vetro (Aleksandr Petrov), passando per l'animazione dei pupazzi del curatore Kawamoto, discepolo del cecoslovacco Jirí Trnka. Quasi tutti sono autori nipponici (compreso il maestro Isaho Takahata, regista di Una tomba per le lucciole, del 1988, e fondatore con Hayao Miyazaki del celebre Studio Ghibli) ma c'è spazio anche per un vero evento: il ritorno al cinema del grande animatore russo Yuri Norstein, che firma lo splendido primo episodio, a oltre trent'anni di distanza da Il racconto dei racconti (1979). Non tutti i corti hanno il giusto tocco poetico, ma il progetto funziona e colpisce per originalità e per la passione con cui è stato realizzato.
Lascia un tuo commento

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica