Regista, sceneggiatore, scrittore e produttore statunitense, nato col nome di Ruben Sax. Figlio di immigrati russi di origine ebraica, si laurea alla Temple University e inizia a lavorare come cronista sportivo per poi collaborare con la NBC. Amico di lunga data di Gene Kelly e mente liberale cresciuta con gli ideali democratici del New Deal rooseveltiano, sceneggia alcuni b-movie e presta servizio per due anni come marine in guerra. Successivamente ottiene il successo con i suoi romanzi e sceneggia Forza bruta (Brute Force, 1947) di Jules Dassin e L’isola di corallo (Key Largo, 1948) di John Huston. Continua a lavorare come sceneggiatore anche dopo il suo passaggio dietro la macchina da presa con La rivolta (Crisis, 1950), con protagonista Cary Grant. Il suo periodo aureo, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, lo porta a ottenere cinque nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura, per Il seme della violenza (Blackboard Jungle, 1955), dove dirige Sidney Poitier e affronta il tema della discriminazione razziale; La gatta sul tetto che scotta (Cat on a Hot Tin Roof,1958), magistralmente interpretato da Paul Newman ed Elizabeth Taylor, sei nomination all’Oscar e nessuna statuetta; I professionisti (The Professionals, 1966); A sangue freddo (In Cold Blood, 1967), in cui racconta la genesi del libro di Truman Capote e il precedente Il figlio di Giuda (Elmer Gantry, 1960), che oltre alla statuetta per lo script dello stesso Brooks vince anche l’Oscar per il migliore attore protagonista, assegnato a Burt Lancaster, e quello per la miglior attrice non protagonista, andato a Shirley Jones. Nel corso della sua carriera ha adattato scrittori e drammaturghi di primo livello come Tennessee Williams, Francis Scott Fitzgerald, Fëdor Dostoevskij e Joseph Conrad, cimentandosi con svariati generi, dal western al thriller. Nel 1982, con Obiettivo mortale (Wrong is Right), anticipa con grande sensibilità il tema degli attentati al World Trade Center.