Chevalier
Chevalier
2015
Nessun Paese
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Athina Rachel Tsangari
Attori
Giannis Drakopoulos
Kostas Filippoglou
Yiorgos Kendros
Panos Koronis
Vangelis Mourikis
Nikos Orphanos
Efthymis Papadimitriou
Yorgos Pirpassopoulos
Uno yacht di lusso nel bel mezzo del Mar Egeo è il palco su cui si svolge una gara tra sei marinai greci, che sono disposti a interrompere amicizie e a creare aspre rivalità pur di battere i propri colleghi in un gioco il cui vincitore dovrebbe essere l’uomo migliore della ciurma, da tutti i punti di vista. Costui verrà premiato con un prezioso anello Chevalier sul mignolo. La Tsangari, tra le autrici meno interessanti del controverso panorama del nuovo cinema greco, con Chevalier compone un film profondamente anti-etico, fondato su princìpi di machismo (che conosce poco) e di finta destrutturazione di luoghi comuni patetici sul senso di superiorità. Con uno stile asciutto, un cast ricco di facce che si confondono e si dimenticano e una sceneggiatura tendenzialmente umoristica ma che non riesce mai a far sorridere, la pellicola diventa (involontariamente?) un'opera tragica sulla disfatta dei valori dell’Occidente. Ma la narrazione appare disinteressarsi a qualsiasi messaggio davvero profondo e la Tsangari sembra quasi che voglia promuovere, con presuntuosa comicità fisica e becera, un cameratismo imborghesito in cui alla fine tutto va bene, perché la democrazia (inventata dai greci!) risolve tutti i problemi che gli uomini creano per se stessi. Asettico e indifferente, un film pacchiano e scialbo la cui caratteristica estetica più provocatoria e coraggiosa è un poster (che rappresenta un timone circondato da razze di forma fallica). Tra i risultati più televisivi, irricevibili e vuotamente pomposi di una corrente cinematografica, quella ellenica contemporanea, solitamente stimolante e non priva di intuizioni realmente provocanti. Presentato in concorso al Festival di Locarno.
Maximal Interjector
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