Deliria
Durata
90
Formato
Regista
Impegnati nelle prove di uno spettacolo, alcuni attori vengono presi di mira da un pericoloso psicopatico fuggito da un manicomio. La giovane Alice (Barbara Cupisti) assisterà impotente alla sequela di barbare uccisioni e tenterà di sfuggire alla dilagante follia omicida del serial killer.
Esordio alla regia per Michele Soavi, già collaboratore di Lamberto Bava e Dario Argento. La sceneggiatura, firmata da George Eastman (con lo pseudonimo di Lew Cooper) e Sheila Goldberg (collaboratrice ai dialoghi), si ispira agli slasher di americana memoria, tanto in voga negli anni Settanta e Ottanta: il risultato è pedestre e ripetitivo, basato su atrocità sanguinolente e su uno sviluppo assai poco coerente e credibile (le motivazioni psicologiche che spingono l'assassino a compiere i delitti). Cast ingessato (la Cupisti mantiene la stessa marmorea espressione per tutta la durata del film) e confezione sciatta, anche se la componente metacinematografica (il massacro compiuto nell'ambito di un teatro e tratteggiato come macabra e truculenta rappresentazione) si rivela inaspettatamente interessante. Produce Joe D'Amato, alias Aristide Massaccesi.
Esordio alla regia per Michele Soavi, già collaboratore di Lamberto Bava e Dario Argento. La sceneggiatura, firmata da George Eastman (con lo pseudonimo di Lew Cooper) e Sheila Goldberg (collaboratrice ai dialoghi), si ispira agli slasher di americana memoria, tanto in voga negli anni Settanta e Ottanta: il risultato è pedestre e ripetitivo, basato su atrocità sanguinolente e su uno sviluppo assai poco coerente e credibile (le motivazioni psicologiche che spingono l'assassino a compiere i delitti). Cast ingessato (la Cupisti mantiene la stessa marmorea espressione per tutta la durata del film) e confezione sciatta, anche se la componente metacinematografica (il massacro compiuto nell'ambito di un teatro e tratteggiato come macabra e truculenta rappresentazione) si rivela inaspettatamente interessante. Produce Joe D'Amato, alias Aristide Massaccesi.