Lontano
Loin
2001
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
120 min.
Formato
Colore
Regista
André Téchiné
Attori
Stéphane Rideau
Lubna Azabal
Mohamed Hamaidi
Yasmina Reza
Jack Taylor
Gaël Morel
Rachida Brakni
Serge (Stéphane Rideau), camionista intercontinentale, viaggia tra la Francia e il Marocco, cedendo qualche volta al traffico illegale. A Tangeri vive la donna che ama, Sarah (Lubna Azabal), che gestisce un piccolo hotel dove lavora anche Saïd (Mohamed Hamaidi), giovane senza più radici né famiglia con il sogno di raggiungere l'Europa. Primo film che André Téchiné gira in digitale, con luce esclusivamente naturale, Lontano, pur rivolgendosi sempre a un Altrove attraverso le aspirazioni dei suoi protagonisti, non guarda mai all'Europa e, anzi, si concentra – da vicino, con uno sguardo freddo, quasi documentaristico ma contemporaneamente partecipe – sulla città marocchina, sui suoi movimenti frenetici e convulsi risaltati dalla camera a mano. Dichiaratamente ispirato a Il fiume (1951) di Jean Renoir, ne invoca la stessa impossibilità di dominare sul tempo, cronologico e politico; e infatti Lontano è diviso in tre giorni imprecisati, in cui il passato è l'eco dei morti e il presente è soltanto il pensiero rivolto al futuro, che rimane una fissa incognita. Il focus del regista si nasconde, sviando lo spettatore, ma lo fa con scene potenti (la classe di danza, le donne al cimitero, la perquisizione del camion), anche se troppo a sé stanti. Un altro universo rispetto alla campagna della provincia francese spesso frequentata da Téchiné, ma proprio qui si ritrovano i protagonisti (cresciuti) del cult L'età acerba (1994), i quali ironicamente ricordano di essersi già conosciuti al liceo. Incisivo e dotato di diversi momenti da ricordare, ma anche eccessivamente furbetto e un po' troppo studiato a tavolino. In ogni caso, da vedere.
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