Morto Stalin, se ne fa un altro
The Death of Stalin
2017
Paese
Francia
Generi
Biografico, Commedia, Drammatico, Storico
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
Armando Iannucci
Attori
Steve Buscemi
Michael Palin
Jeffrey Tambor
Jason Isaacs
Simon Russell Beale
Olga Kurylenko
Cosa successe a Malenkov (Jeffrey Tambor), Kruscev (Steve Buscemi), Molotov (Michael Palin) e Beria (Simon Russell Beale), stretti collaboratori di Stalin, quando il direttore venne a mancare nel 1953? Non appena il leader muore il panico si fa largo nello stato maggiore sovietico e i colpi di scena non tarderanno ad arrivare…

Una girandola di situazioni comiche e assurde accompagna la dipartita del direttore sovietico Stalin nel film che il regista scozzese Armando Iannucci ha tratto dall’omonima graphic novel di Fabien Nury e Thierry Robin: l’infarto mortale di Stalin presta infatti il fianco a una serie di buffe gag di stampo parodico che mettono alla berlina i suoi fedelissimi e mostrano i nervi scoperti e le insicurezze latenti di un gruppo di funzionari d’alto livello, ridotti però, in questo fumetto bidimensionale, a una serie di uomini immaturi, ridicoli e piccoli piccoli. Il tentativo dell’autore di mostrare il backstage del potere e di farlo attraverso la lente della satira più sfrenata è azzeccato (dopotutto Iannucci è il regista della serie Veep - Vicepresidente incompetente), ma l’umorismo graffiante mostra ben presto la corda, ricorrendo a formule usurate e faticando non poco a trovare una lente originale nella sua discreta fedeltà al testo di partenza. I personaggi e le caratterizzazioni sono tutte succose e originali, a cominciare dallo spassoso Steve Buscemi nei panni di Kruscev, ma è l’impianto generale del film a generare più di una perplessità nonostante il ricorso a una scrittura comica fitta, serrata e perfino sofisticata, che ragiona sulle crepe del potere e sull’arrendevole mediocrità di tanti suoi artefici con discreto acume. Sprecato e regno di qualche perplessità, ad esempio, è il personaggio di Olga Kurylenko e il suo ruolo nell’economia della vicenda. Presentato in concorso al 35esimo Torino Film Festival.
Maximal Interjector
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