E venne la notte
Hurry Sundown
Durata
146
Formato
Regista
Poco dopo il termine della Seconda guerra mondiale, in Georgia un arrampicatore sociale, di nome Henry Warren (Michael Caine), è deciso ad acquistare due fattorie. I rispettivi proprietari terrieri, però, non vogliono cedere e uniscono le forze per contrastarlo.
Il film che segna l'inizio della fase calante della carriera di Otto Preminger. Il grande regista austriaco (autore di pellicole come Vertigine del 1944 o Anatomia di un omicidio del 1959) è irriconoscibile in questo lungometraggio zeppo di cliché, banalità e luoghi comuni di ogni sorta. Poteva essere un film impegnato e di denuncia contro il razzismo (uno dei due fattori è di colore), ma le dinamiche raccontate toccano il grottesco e finiscono per risultare involontariamente ridicole. Si salva, in parte, solo il cast in un prodotto grossolano e banale che abbonda d'inserti retorici di bassa tacca. Lunghissimo e prolisso, come se non bastasse il resto.
Il film che segna l'inizio della fase calante della carriera di Otto Preminger. Il grande regista austriaco (autore di pellicole come Vertigine del 1944 o Anatomia di un omicidio del 1959) è irriconoscibile in questo lungometraggio zeppo di cliché, banalità e luoghi comuni di ogni sorta. Poteva essere un film impegnato e di denuncia contro il razzismo (uno dei due fattori è di colore), ma le dinamiche raccontate toccano il grottesco e finiscono per risultare involontariamente ridicole. Si salva, in parte, solo il cast in un prodotto grossolano e banale che abbonda d'inserti retorici di bassa tacca. Lunghissimo e prolisso, come se non bastasse il resto.