Scarpette rosse
The Red Shoes
1948
Paese
Gran Bretagna
Genere
Drammatico
Durata
133 min.
Formato
Colore
Registi
Michael Powell
Emeric Pressburger
Attori
Anton Walbrook
Moira Shearer
Marius Goring
Robert Helpmann
Léonide Massine
Albert Basserman
Ludmilla Tchérina
La talentuosa e determinata ballerina Victoria (Moira Shearer) è combattuta tra l'amore per il giovane compositore Julian Craster (Marius Goring) e il magnetico direttore della compagnia di danza con cui ha ottenuto il successo Boris Lermontov (Anton Walbrook). Ma la tensione verso il balletto diventerà il suo unico motivo di vita. Uno dei più celebri lavori realizzati dalla casa di produzione The Archers di Powell e Pressburger, che hanno scritto, prodotto e diretto un autentico manifesto del melodramma classico, ispirato alla fiaba Le scarpette rosse (1845) dello scrittore danese Hans Christian Andersen. Il canovaccio tradizionale, di facile presa "popolare", è trasfigurato dallo stile visionario dei due autori, che riescono a rendere unica una storia d'amore maledetta giocata sui toni accesi della messa in scena e le caratterizzazioni fiammeggianti dei personaggi. Il clima febbrile, in cui convivono siparietti romantici e squarci di lancinante tensione emotiva, è orchestrato magicamente dai due registi, che dimostrano in ogni fotogramma un controllo totale sul mezzo cinematografico. Straordinaria la discesa agli inferi di Victoria che, sovrapponendosi al personaggio che interpreta sul palcoscenico, vive un inquietante processo di identificazione al limite della follia che la porta a sacrificare tutto in nome dell'arte. In un quadro di strenua eleganza formale, rimangono memorabili i venti minuti dell'onirica rappresentazione del balletto Scarpette rosse, in cui Powell e Pressburger danno libero sfogo al loro talento plastico-figurativo. Walbrook, maschera sola e tragica, è eccezionale ma i riflettori sono tutti per l'esordiente Moira Shearer, impegnata nel ruolo della vita. Due Oscar: miglior scenografia (Hein Heckroth e Arthur Lawson) e miglior colonna sonora (Brian Easdale). L'avrebbe meritato anche la fotografia in Technicolor di Jack Cardiff. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Maximal Interjector
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