Ruth Patchett (Roseanne Barr), casalinga sciatta e obesa, viene lasciata dal marito Bob (Ed Begley Jr.), innamorato dell'avvenente scrittrice Mary Fisher (Meryl Streep). Assetata di vendetta, farà di tutto per rovinare la vita alla novella coppia felice, alleandosi con l'infermiera Hooper (Linda Hunt) e trasformandosi in una paladina delle donne frustrate.

Dal romanzo The Life and Loves of a She-Devil di Fay Weldon, una commedia femminista dalle aggressive velleità satiriche diretta da Susan Seidelman. La sceneggiatura di Barry Strugatz e Mark R. Burns mira alla pura dissacrazione, smembrando sistematicamente ogni legame familiare e accanendosi (con crudeltà quasi compiaciuta) verso i personaggi. Ma il climax comico si trasforma presto in farsa, rendendo assai poco credibili le situazioni. Discretamente coraggiosa l'esaltazione quasi naïf del ruolo femminile, che però stona con un finale buonista e didascalico. Alcuni momenti, in ogni caso, sono irresistibili (le rabbiose e tragicomiche esplosioni di Mary, vessata da un amante distratto, una madre insopportabile e due figliastri fuori controllo) e il cast si rivela in ottima forma, con menzione d'onore per Roseanne Barr (alla sua prima apparizione sul grande schermo) e l'ottima Meryl Streep. Musiche di Howard Shore, fotografia di Oliver Stapleton.