Summer Wars
Samā uōzu
2009
Paese
Giappone
Generi
Animazione, Commedia, Sentimentale
Durata
114 min.
Formato
Colore
Regista
Mamoru Hosoda
Kenji Koiso è ospite della famiglia di Natsuki, che lo presenta come suo fidanzato al novantesimo compleanno della nonna. Genio della matematica, Kenji viene accusato di aver hackerato Oz, il mondo virtuale che ora ha messo in ginocchio l’intero paese: lui è l’unico in grado di risolvere il problema. Ce la farà?

La rotta è evidentemente cambiata: per Mamoru Hosoda sono finiti i tempi delle operazioni commerciali e su commissione, e finalmente è tempo di esprimere la sua poetica autoriale. Già con La ragazza che saltava nel tempo (2006), il regista aveva dato un assaggio delle sue reali abilità, confermate a tre anni di distanza da quest’opera attuale e interessante. Capace di coniugare intrattenimento e riflessioni profonde, Hosoda porta l’attenzione dello spettatore a focalizzarsi sul rapporto tra realtà virtuale e mondo reale, riprendendo in maniera più adulta e complessa alcuni passaggi già affrontati in Digimon – Il film (2000). Ognuno ha il suo avatar, ognuno ha un account in Oz, ma cosa accadrebbe se tutti quei dati andassero perduti? Lo scontro, la guerra cui si fa riferimento nel titolo, si svolge infatti nel mondo digitale, visivamente accattivante e prova di una costante ricerca stilistica. Peccato per una sceneggiatura non sempre all’altezza, altalenante e discontinua, ma le suggestioni sono innumerevoli e spesso si riesce facilmente a chiudere un occhio. Tra realtà e videogame, Hosoda dà infatti vita a un immaginario originale e visionario, senza tralasciare l’umanità dei personaggi in gioco, su tutti la nonna di Natsuki.
Maximal Interjector
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