Matura spogliarellista semi-depressa, Lila (Joanne Woodward) torna con il suo show itinerante nella città in cui è nata e cresciuta. Finirà con il far perdere la testa a un diciannovenne che fa il meccanico.

Drammone strappalacrime sui grandi rimpianti e rimorsi della vita, Donna d'estate è un brutto film che punta allo stomaco dello spettatore per poi risalire fino alla testa e sperare in una crisi di pianto. Punitivo e moralista nei confronti della protagonista, è un lungometraggio che, in prospettiva storica, non fa che evidenziare quanto fosse necessaria e inevitabile – visti i cambiamenti nella società americana – l'esplosione della New Hollywood (e delle libertà che portò nel cinema) pochi anni dopo. Cartina al tornasole della crisi del prodotto medio hollywoodiano a inizio anni '60. Esordio dietro la macchina da presa per Franklin J. Schaffner, noto soprattutto per Il pianeta delle scimmie (1968) e Patton, generale d'acciaio (1970).
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