Ahmed (Antonio Banderas), cortigiano nella Baghdad del 900 a.C., scopre che sua moglie lo tradisce. Decide allora di allontanarsi verso Nord, con al fianco il fedele Melchisedek (Omar Sharif). Purtroppo, però, il viaggio verrà interrotto da una carovana di Normanni.

Tratto dal romanzo Mangiatori di morte di Michael Crichton (che qui è anche produttore), Il 13º guerriero è un B movie indecoroso, mal interpretato e soprattutto condito da alcune trovate tecniche inconsistenti. Il ricorso sistematico al ralenti è l'emblema di una pellicola in cui il regista cerca di colmare i vuoti con delle scelte stilisticamente molto discutibili. Il cast, condotto svogliatamente da un Banderas sul viale del tramonto, è un accozzaglia di comparse.