A cena con un cretino
Dinner for Schmucks
Durata
114
Formato
Regista
Un gruppo di elitari uomini d'affari ha l'abitudine di organizzare una cena in cui ognuno deve invitare un "cretino", una persona talmente idiota (inconsapevolmente) da poter esser presa impunemente in giro e vincere il titolo del mese. Tim (Paul Rudd) è al suo primo invito, e sta al gioco per ottenere la promozione lavorativa che cerca: l'incontro con Barry (Steve Carell) gli permetterà di avere una chance.
Superfluo remake della commedia francese di grande successo popolare La cena dei cretini (1998), il film di Roach (regista della saga di Austin Powers e dei più riusciti Ti presento i miei del 2000 e Mi presenti i tuoi? del 2004) si rivela un'operazione sbagliata fin dalle prime battute. L'ironia diventa ben presto volgare presa in giro, e il talento di Steve Carell nell'interpretare il cretino del titolo è inutile per risollevare una situazione ben poco rosea. Uno dei punti più bassi è però la folla degli inetti, con Zach Galifianakis protagonista di alcuni siparietti davvero sciocchi, ma anche un'attrice talentuosa come Lucy Punch è ridotta qui a macchietta sessualmente perversa. Cosa rimane da salvare? Qualche situazione malin-comica con il duo Carell-Rudd, abbastanza affiatato, e alcune stranezze viste alla cena (Chris O'Dowd schermidore cieco, l'Octavia Spencer di The Help del 2011 come medium sui generis). Ma è decisamente troppo poco. Peccato.
Superfluo remake della commedia francese di grande successo popolare La cena dei cretini (1998), il film di Roach (regista della saga di Austin Powers e dei più riusciti Ti presento i miei del 2000 e Mi presenti i tuoi? del 2004) si rivela un'operazione sbagliata fin dalle prime battute. L'ironia diventa ben presto volgare presa in giro, e il talento di Steve Carell nell'interpretare il cretino del titolo è inutile per risollevare una situazione ben poco rosea. Uno dei punti più bassi è però la folla degli inetti, con Zach Galifianakis protagonista di alcuni siparietti davvero sciocchi, ma anche un'attrice talentuosa come Lucy Punch è ridotta qui a macchietta sessualmente perversa. Cosa rimane da salvare? Qualche situazione malin-comica con il duo Carell-Rudd, abbastanza affiatato, e alcune stranezze viste alla cena (Chris O'Dowd schermidore cieco, l'Octavia Spencer di The Help del 2011 come medium sui generis). Ma è decisamente troppo poco. Peccato.