Goodbye & Amen – L'uomo della CIA
Durata
103
Formato
Regista
La CIA è pronta per un colpo politico contro uno stato africano. A guidare le operazioni c'è John Dhannay (Tony Musante), ma a 24 ore dall'inizio delle azioni, c'è qualcosa che le blocca: un ex funzionario dell'ambasciata statunitense a Roma si barrica in un hotel e uccide delle persone. Una volta scoperto, prende degli ostaggi, un attore (Gianrico Tondinelli) e la sua amante (Claudia Cardinale), seminando il panico tra i turisti.
Damiano Damiani gira un tipico poliziottesco negli anni d'oro del genere. L'azione è curata con una dose di attenzione minima all'alternanza dei colpi di scena, ma la mancanza più forte e allarmante è relativa alla caratterizzazione dei personaggi, totalmente assente, per non parlare dell'approssimazione dilagante che si riduce a una denuncia all'amatriciana del potere della CIA esercitato anche al di fuori degli Stati Uniti, improntata a un bozzettismo “d'inchiesta” a dir poco risibile. Qualche stereotipo di troppo, anche per un film smaccatamente di genere, contribuisce infine ad affossare in maniera definitiva l'operazione.
Damiano Damiani gira un tipico poliziottesco negli anni d'oro del genere. L'azione è curata con una dose di attenzione minima all'alternanza dei colpi di scena, ma la mancanza più forte e allarmante è relativa alla caratterizzazione dei personaggi, totalmente assente, per non parlare dell'approssimazione dilagante che si riduce a una denuncia all'amatriciana del potere della CIA esercitato anche al di fuori degli Stati Uniti, improntata a un bozzettismo “d'inchiesta” a dir poco risibile. Qualche stereotipo di troppo, anche per un film smaccatamente di genere, contribuisce infine ad affossare in maniera definitiva l'operazione.