Star (Sasha Lane), un'adolescente americana che conduce una vita poco regolare, un giorno si imbatte in un gruppo di ragazzi che vivono insieme e girano per gli Stati Uniti vendendo abbonamenti di riviste porta a porta. Il loro stile di vita è ricco di feste notturne, amori passionali e tafferugli che attireranno l'attenzione di Star, unitamente alla scintilla nata nei confronti di Jake, uno dei ragazzi più attivi del gruppo (Shia LaBeouf).



Con uno stile frenetico e graffiante, pronto ad adattarsi alla vita randagia dei personaggi al centro dell'intreccio narrativo, Andrea Arnold firma un'opera potente, anche se vittima di alcuni passaggi altalenanti e di uno squilibrio che si rispecchia però perfettamente nella generosità del disegno d’insieme, rutilante e sovrabbondante, ricchissimo di vitalità adolescenziale e pulsioni scomposte. Una riflessione spietata e schietta sull'America di oggi, le cui contraddizioni si specchiano in un pugno di personaggi "allo sbando", incentrata sulla circolarità e sulle allitterazioni proprie di un archetipico viaggio on the road, su uno schizofrenico girovagare come unico moto possibile di una gioventù al collasso. La tendenza a rappresentare un quadro affettuosamente disperato, tra abuso di droghe, successo facile, sesso e brama di denaro, porta a una saturazione che rischia di diventare mera ripetizione, anche a causa di una durata monstre vicina alle tre ore. Ma la messinscena è fresca e pulsante al punto giusto, la scrittura dei personaggi è incisiva e gli attori si dimostrano perfettamente in parte. Ne viene fuori un’odissea suburbana fatta di macerie e (ultimi) fuochi fatui, giovanile, fluida e trascinante. Notevolissima la colonna sonora, che asseconda a meraviglia gli umori del film e i suoi battiti profondi, muovendosi in scioltezza dalla hit planetaria Take your time di Sam Hunt ai più sommersi Mazzy Star e Bonnie “Prince” Billy, passando per la dolente Dream Baby Dream di Bruce Springsteen e soprattutto per l’esplosiva e romantica We Found Love di Rihanna, insostituibile inno generazionale al trovare l’amore in un luogo senza speranza, che fa da sottofondo al primo incontro tra Star e Jake in un supermercato (ma degna di nota è anche la melliflua title track, omonima del film ma precedente e risalente al 2010, firmata Lady Antebellum). Premio della giuria al Festival di Cannes 2016.
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