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Attacco al potere – Olympus Has Fallen
Olympus Has Fallen
Durata
119
Formato
Regista
Mike Banning (Gerard Butler), agente della scorta presidenziale, viene licenziato in seguito alla morte della first lady in un incidente d'auto. Tempo dopo, quando un gruppo di terroristi nordcoreani attacca la Casa Bianca, Banning riesce a introdursi nell'edificio tentando di rimediare alla tragica situazione.
Attacco al potere – Olympus Has Fallen inaugura il filone di pellicole riguardanti un ipotetico attacco alla Casa Bianca, tema alquanto di moda nel 2013 (vedi alla voce Sotto assedio – White House Down). Il film è diretto da Antoine Fuqua con la solita maestria nel condurre le scene d'azione, questa volta contraddistinte da un'efferata violenza mostrata senza veli allo spettatore, ma le attrattive finiscono qui: sceneggiatura (firmata da Creighton Rothenberger e Katrin Benedikt) schematica e poco incisiva, un protagonista monoespressivo e banale nel veicolare i traumi causati dagli errori passati e avversari che possiedono il volto di terroristi nordcoreani (stratagemma per evocare un tema scottante ed esaltare coloro che si nutrono di pane e complotti). Ritmo discreto, tanti proiettili e lieto fine a stelle e strisce per un lungometraggio incapace di spiccare tra gli innumerevoli appartenenti al genere. Un imbellettato Aaron Eckhart è il presidente degli Stati Uniti. Musiche di Trevor Morris.
Attacco al potere – Olympus Has Fallen inaugura il filone di pellicole riguardanti un ipotetico attacco alla Casa Bianca, tema alquanto di moda nel 2013 (vedi alla voce Sotto assedio – White House Down). Il film è diretto da Antoine Fuqua con la solita maestria nel condurre le scene d'azione, questa volta contraddistinte da un'efferata violenza mostrata senza veli allo spettatore, ma le attrattive finiscono qui: sceneggiatura (firmata da Creighton Rothenberger e Katrin Benedikt) schematica e poco incisiva, un protagonista monoespressivo e banale nel veicolare i traumi causati dagli errori passati e avversari che possiedono il volto di terroristi nordcoreani (stratagemma per evocare un tema scottante ed esaltare coloro che si nutrono di pane e complotti). Ritmo discreto, tanti proiettili e lieto fine a stelle e strisce per un lungometraggio incapace di spiccare tra gli innumerevoli appartenenti al genere. Un imbellettato Aaron Eckhart è il presidente degli Stati Uniti. Musiche di Trevor Morris.
