Blindness – Cecità
Blindness
Durata
121
Formato
Regista
Una nazione è di colpo devastata da una nuova e terribile epidemia, che si propaga incontenibile e provoca la completa cecità. I primi a essere colpiti sono confinati in quarantena all'interno di una struttura ospedaliera, nella quale i malati vengono presto abbandonati a sé stessi: tra di loro un medico (Mark Ruffalo) e sua moglie (Julianne Moore).
Tratta dal romanzo del Premio Nobel José Saramago, la trasposizione cinematografica di Fernando Meirelles sembra indecisa tra il percorrere la strada del racconto allegorico oppure quella del disaster movie: da una parte l'esigenza artistica, dall'altra quella commerciale. E questo probabilmente perché l'autore, prima di cedere i diritti sul testo, aveva posto precise condizioni: nessun nome ai personaggi, epoca e luogo imprecisati, nessuna deriva horror. Il risultato è pedestre e approssimativo, ambizioso senza averne le potenzialità e dominato da una staticità che è causa primaria del ritmo catatonico. La frammentarietà di cui soffre la pellicola è causata dai continui cambiamenti dei punti di vista; ed è inevitabile che, al termine della visione, resti la sensazione di un film solamente abbozzato. Cast svogliato, con l'eccezione di Julianne Moore. Sceneggiatura di Don McKellar. Presentato al Festival di Cannes.
Tratta dal romanzo del Premio Nobel José Saramago, la trasposizione cinematografica di Fernando Meirelles sembra indecisa tra il percorrere la strada del racconto allegorico oppure quella del disaster movie: da una parte l'esigenza artistica, dall'altra quella commerciale. E questo probabilmente perché l'autore, prima di cedere i diritti sul testo, aveva posto precise condizioni: nessun nome ai personaggi, epoca e luogo imprecisati, nessuna deriva horror. Il risultato è pedestre e approssimativo, ambizioso senza averne le potenzialità e dominato da una staticità che è causa primaria del ritmo catatonico. La frammentarietà di cui soffre la pellicola è causata dai continui cambiamenti dei punti di vista; ed è inevitabile che, al termine della visione, resti la sensazione di un film solamente abbozzato. Cast svogliato, con l'eccezione di Julianne Moore. Sceneggiatura di Don McKellar. Presentato al Festival di Cannes.