Cadillac Man – Mister occasionissima

La vita di Joey (Robin Williams) va a rotoli: di colpo si ritrova divorziato, a corto di soldi e sull'orlo del licenziamento presso una concessionaria di auto usate. Gli viene fornita però la possibilità di tenersi il suo posto: dovrà riuscire a vendere 12 auto nella giornata della svendita totale. Un piccolo imprevisto rischia di buttare all'aria tutto.

Cadillac Man è chiaramente un film con palesi intenti tragicomici, che vorrebbe buttarla sul sarcasmo e sull'ironia, affilando tutto il proprio armamentario da commedia nera per sfangarla e portare a casa il risultato col minimo sforzo. Peccato però che il lavoro dell'alterno e quasi mai convincente Donaldson non agisca proprio in punta di fioretto e risulti al contrario alquanto farsesco e grossolano, difettando sia sul fronte della risata corrosiva, che vorrebbe essere all'acido muriatico e invece è semplicemente non pervenuta, sia su quello della tensione e della componente più “estrema” che entra in gioco nella seconda parte, tra ostaggi in concessionaria e altri tentativi di rianimare il tutto in un modo o nell'altro. Robbins e Williams sanno il fatto loro e provano a garantire una discreta alchimia, ma il ritmo è troppo alterno e sbilanciato e il film ha cadute un po' ingiustificabili.