City Hall

John Pappas (Al Pacino), sindaco di New York, è affiancato dal suo vice Kevin Kalhoun (John Cusack), che lo aiuta nel difficile compito di amministrare la città e metterla al riparo da delinquenza e inefficienza. Un ambiguo incidente tra mafia e polizia porta alla luce affari loschi e rapporti poco puliti, compromettendo la reputazione del sindaco.

Primo caso in cui una produzione cinematografica ha avuto autorizzazione a eseguire delle riprese dentro il palazzo del Municipio di New York, il film è un classico ma alimentare e deteriore action movie, in cui si intrecciano rapporti politici, criminalità e malavita. Scritto da quattro sceneggiatori, che evidentemente hanno finito per pestarsi i piedi a vicenda, lo script trasuda retorica improntata alla più gratuita e bidimensionale denuncia politica: a una prima mezz'ora a ridosso del livello di guardia, segue un profluvio di dialoghi fiume dimenticabili, personaggi impalpabili e un epilogo incerto che pone il definitivo contrassegno sulla pochezza generale dell'operazione. Al Pacino ci prova con il solito mestiere, ma non basta.