Senza filtro
Durata
95
Formato
Regista
Nico (Alessandro Aleotti) vive nella periferia di Milano con la madre (Anna Melato) e la sorella (Chiara De Bonis), che studia a Roma. Il ragazzo passa il suo tempo in compagnia degli amici, soprattutto Manu (Luciano Federico), ascoltando musica rap e hip-hop italiana. Nonostante cerchino di trovare una propria strada, verranno coinvolti in giri poco puliti che comportano rapine, violenza e affari di droga.
Prendendo come modello la storia del gruppo musicale degli Articolo 31, il risultato è un insulso tentativo di proporre una visione del mondo underground giovanile di periferia, con tutto il corollario di piccoli grandi problemi esistenziali del caso. Le ambizioni sono alte, ma il risultato è scadente: la regia è giocata eccessivamente su immagini a effetto e inquadrature particolari, con un montaggio veloce e la macchina da presa estremamente mobile, e alla lunga la ricerca di un proprio stile porta solo a un risultato finale irritante e pressapochista. Dialoghi adolescenziali di imbarazzante pochezza, con battute filosofeggianti e moraliste. Trama pretestuosa per far sentire un po' di rap made in Italy.
Prendendo come modello la storia del gruppo musicale degli Articolo 31, il risultato è un insulso tentativo di proporre una visione del mondo underground giovanile di periferia, con tutto il corollario di piccoli grandi problemi esistenziali del caso. Le ambizioni sono alte, ma il risultato è scadente: la regia è giocata eccessivamente su immagini a effetto e inquadrature particolari, con un montaggio veloce e la macchina da presa estremamente mobile, e alla lunga la ricerca di un proprio stile porta solo a un risultato finale irritante e pressapochista. Dialoghi adolescenziali di imbarazzante pochezza, con battute filosofeggianti e moraliste. Trama pretestuosa per far sentire un po' di rap made in Italy.