Daft Punk Unchained
Daft Punk Unchained
Durata
85
Formato
Regista
Storia dei Daft Punk, dagli esordi all’inizio degli anni 90 (con il nome di Darlin’) al trionfo del 2014 ai Grammy Awards.
Fenomeno sociale, artisti visionari, robot capaci di trasportare i loro fan su un’altra dimensione: tutto questo sono i Daft Punk, duo che ha fatto la storia della musica dance, capaci continuamente di rinnovarsi, andando controcorrente e rendendo impossibile qualsiasi tentativo d’imitazione da parte di altri. L’efficace documentario di Hervé Martin-Delpierre ci trasporta nella loro carriera, provando a svelare chi si nasconde sotto quelle maschere ipertecnologiche. L’impianto è del tutto tradizionale, con un’alternanza di materiali di repertorio e interviste, ma il montaggio ha ottimo ritmo (non poteva essere altrimenti, d’altronde) e il coinvolgimento si mantiene alto fino alla fine. Dalla musica registrata in studio si passa alle spettacolari esibizioni live (la memorabile performance al Coachella 2006) e persino al mondo del cinema: i Daft Punk hanno infatti avuto molto a che fare con il grande schermo, con la magnifica colonna sonora di Tron: Legacy (2010) e con i film da loro prodotti e realizzati (si pensi a Daft Punk’s Electroma del 2006, passato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes). Imperdibile per i fan ma capace di incuriosire anche i neofiti, è un documentario che fa bene il suo dovere, senza rischiare molto ma avvalendosi di una struttura drammaturgica inattaccabile. Tra gli intervistati ci sono Michel Gondry e Pharrell Williams.
Fenomeno sociale, artisti visionari, robot capaci di trasportare i loro fan su un’altra dimensione: tutto questo sono i Daft Punk, duo che ha fatto la storia della musica dance, capaci continuamente di rinnovarsi, andando controcorrente e rendendo impossibile qualsiasi tentativo d’imitazione da parte di altri. L’efficace documentario di Hervé Martin-Delpierre ci trasporta nella loro carriera, provando a svelare chi si nasconde sotto quelle maschere ipertecnologiche. L’impianto è del tutto tradizionale, con un’alternanza di materiali di repertorio e interviste, ma il montaggio ha ottimo ritmo (non poteva essere altrimenti, d’altronde) e il coinvolgimento si mantiene alto fino alla fine. Dalla musica registrata in studio si passa alle spettacolari esibizioni live (la memorabile performance al Coachella 2006) e persino al mondo del cinema: i Daft Punk hanno infatti avuto molto a che fare con il grande schermo, con la magnifica colonna sonora di Tron: Legacy (2010) e con i film da loro prodotti e realizzati (si pensi a Daft Punk’s Electroma del 2006, passato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes). Imperdibile per i fan ma capace di incuriosire anche i neofiti, è un documentario che fa bene il suo dovere, senza rischiare molto ma avvalendosi di una struttura drammaturgica inattaccabile. Tra gli intervistati ci sono Michel Gondry e Pharrell Williams.