Valmont
Valmont
Durata
137
Formato
Regista
La marchesa di Merteuil (Annette Bening) sfida il libertino Visconte di Valmont (Colin Firth) a sedurre la quindicenne Cecile (Fairuza Balk) per fare sì che la ragazzina non giunga illibata alle nozze con Gercourt (Jeffrey Jones), amante della donna.
La sfortunata genesi di questo film è tutta da ricercare nelle circostanze: nel medesimo periodo anche Stephen Frears stava lavorando a un adattamento dal romanzo Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos, con un budget molto più ampio, un cast più conosciuto e un'uscita anticipata rispetto alla versione di Forman che, come prevedibile, non ebbe altrettanto successo. Occorre anche dire che rispetto all'opera di Frears, Valmont è meno raffinato e cervellotico, privilegiando la mera corporalità alle trame machiavelliche e perdendo inevitabilmente di fascino. Se la ricostruzione scenica funziona (e ricevette anche una nomination agli Oscar per i costumi), altrettanto non si può dire delle interazioni tra i personaggi che, lungi dall'essere pericolosi o perturbanti, tendono piuttosto a un tono leggero, quasi scanzonato. Uno dei film meno riusciti nella fortunata carriera di Miloš Forman, con una durata eccessiva che mette a dura prova lo spettatore. Lo stesso romanzo era stato adattato già da Roger Vadim nel 1955 e fungerà da ispirazione per Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi (1999).
La sfortunata genesi di questo film è tutta da ricercare nelle circostanze: nel medesimo periodo anche Stephen Frears stava lavorando a un adattamento dal romanzo Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos, con un budget molto più ampio, un cast più conosciuto e un'uscita anticipata rispetto alla versione di Forman che, come prevedibile, non ebbe altrettanto successo. Occorre anche dire che rispetto all'opera di Frears, Valmont è meno raffinato e cervellotico, privilegiando la mera corporalità alle trame machiavelliche e perdendo inevitabilmente di fascino. Se la ricostruzione scenica funziona (e ricevette anche una nomination agli Oscar per i costumi), altrettanto non si può dire delle interazioni tra i personaggi che, lungi dall'essere pericolosi o perturbanti, tendono piuttosto a un tono leggero, quasi scanzonato. Uno dei film meno riusciti nella fortunata carriera di Miloš Forman, con una durata eccessiva che mette a dura prova lo spettatore. Lo stesso romanzo era stato adattato già da Roger Vadim nel 1955 e fungerà da ispirazione per Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi (1999).