Un detective
Durata
103
Formato
Regista
Il commissario Belli (Franco Nero) indaga sull'assassinio di un discografico romano. La pista lo porterà ad entrare in contatto con personaggi dell'ambiente glamour della città, quali la modella Sandy Bronson (Delia Boccardo) e l'affascinante Vera (Florinda Bolkan), moglie dell'avvocato Fontana (Adolfo Celi). Un intrigo complesso e dalla soluzione spiazzante.
Sulla scia di Il dolce corpo di Deborah (1968), Romolo Guerrieri realizza un giallo con sfumature noir, ammantato di sottile erotismo. Ispirato al romanzo Macchie di belletto di Ludovico Dentice, il film soffre di eccessiva macchinosità e il dispiegarsi degli eventi sino all'inatteso epilogo tradisce l'artificiosità del meccanismo, a discapito della coerenza della trama. Nonostante una sceneggiatura poco incisiva e confusa, comunque, Un detective si lascia apprezzare grazie a un'efficace e ricercata ambientazione, sullo sfondo della Roma borghese, costellata di gradevolissime presenze femminili (oltre a Boccardo e Bolkan, le giovanissime Silvia Dioniso e Laura Antonelli, entrambe in partecipazioni non accreditate). Fa da contraltare la rude caratterizzazione, da parte di Franco Nero, del personaggio di Belli, epigono di tanti commissari intransigenti e violenti dei quali pullula la filmografia poliziottesca italiana del decennio successivo. Distribuito all'estero con i titoli di Detective Belli e Ring of Death. Elegante accompagnamento musicale di Fred Bongusto; sceneggiatura di Massimo D'Avak, Alberto Silvestri e Franco Verucci.
Sulla scia di Il dolce corpo di Deborah (1968), Romolo Guerrieri realizza un giallo con sfumature noir, ammantato di sottile erotismo. Ispirato al romanzo Macchie di belletto di Ludovico Dentice, il film soffre di eccessiva macchinosità e il dispiegarsi degli eventi sino all'inatteso epilogo tradisce l'artificiosità del meccanismo, a discapito della coerenza della trama. Nonostante una sceneggiatura poco incisiva e confusa, comunque, Un detective si lascia apprezzare grazie a un'efficace e ricercata ambientazione, sullo sfondo della Roma borghese, costellata di gradevolissime presenze femminili (oltre a Boccardo e Bolkan, le giovanissime Silvia Dioniso e Laura Antonelli, entrambe in partecipazioni non accreditate). Fa da contraltare la rude caratterizzazione, da parte di Franco Nero, del personaggio di Belli, epigono di tanti commissari intransigenti e violenti dei quali pullula la filmografia poliziottesca italiana del decennio successivo. Distribuito all'estero con i titoli di Detective Belli e Ring of Death. Elegante accompagnamento musicale di Fred Bongusto; sceneggiatura di Massimo D'Avak, Alberto Silvestri e Franco Verucci.