Dillo con parole mie

In crisi con il fidanzato Andrea (Giampaolo Morelli), Stefania (Stefania Montorsi), pignola e logorroica trentenne, si lascia convincere dalla nipote Megghy (Martina Merlino) a partire per una vacanza in Grecia. Il gap generazionale e l'inaspettata presenza dello stesso Andrea, di cui Megghy si invaghisce, creeranno non pochi problemi.

Da un soggetto di Stefania Montorsi (protagonista e sceneggiatrice con Ivan Cotroneo e il regista Daniele Luchetti), un'esile commediola sui disagi dei cosiddetti adulti (paradossalmente ben più evidenti e frustranti rispetto alle insicurezze adolescenziali) e un'apologia (ipocritamente sommessa) dei “gloriosi” anni '80. Qualche battuta indovinata («Sai che c'è? La prima volta io voglio avere almeno tre orgasmi»; «Sì, bum!») e una discreta verve attoriale non salvano il film dalla mediocrità: sviluppo ai limiti dell'assurdo, riflessioni sociologiche e psicologiche d'accatto, banalità dilaganti e qualche azzardo formale (totalmente gratuito) a coronare il tutto. Girato sull'isola di Ios; musiche di Danilo Cherni e Gianfranco Salvatore. Riconosciuto (inspiegabilmente) d'interesse nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.