Essene
Essene
Durata
86
Formato
Regista
Vita quotidiana all'interno del monastero benedettino di Esseni, St. Gregory's Abbey, nel Michigan: il lavoro, la comunità, i valori.
Dopo aver analizzato le follie belliche che governano un campo di addestramento militare in Basic Training (1971), Frederick Wiseman decide ora di realizzare una sorta di contraltare, occupandosi dell'universo religioso e isolato, per natura pacifico, all'interno dell'eremo benedettino. In realtà, però, il regista statunitense è più affascinato dalle regole e dai rapporti che si instaurano nel monastero preso in esame che non dall'aspetto più esplicitamente mistico, decidendo di indagare il sottile legame che unisce l'individuo all'interno di una comunità: tuttavia, è proprio in questo frangente che il film non sembra convincere come dovrebbe. Il regista infatti non riesce a scavare in profondità nel tema proposto (forse ostacolato dalla freddezza dei monaci) finendo ben presto per scadere in un più semplice (seppur a tratti decisamente efficace) e banale documentario sulla vita condotta dagli asceti nel monastero. Un piccolo passo falso dunque per l'autore statunitense che firma un'opera piuttosto insipida e comune, meno essenziale e spiazzante rispetto alla maggior parte dei titoli che compongono la sua carriera.
Dopo aver analizzato le follie belliche che governano un campo di addestramento militare in Basic Training (1971), Frederick Wiseman decide ora di realizzare una sorta di contraltare, occupandosi dell'universo religioso e isolato, per natura pacifico, all'interno dell'eremo benedettino. In realtà, però, il regista statunitense è più affascinato dalle regole e dai rapporti che si instaurano nel monastero preso in esame che non dall'aspetto più esplicitamente mistico, decidendo di indagare il sottile legame che unisce l'individuo all'interno di una comunità: tuttavia, è proprio in questo frangente che il film non sembra convincere come dovrebbe. Il regista infatti non riesce a scavare in profondità nel tema proposto (forse ostacolato dalla freddezza dei monaci) finendo ben presto per scadere in un più semplice (seppur a tratti decisamente efficace) e banale documentario sulla vita condotta dagli asceti nel monastero. Un piccolo passo falso dunque per l'autore statunitense che firma un'opera piuttosto insipida e comune, meno essenziale e spiazzante rispetto alla maggior parte dei titoli che compongono la sua carriera.