Law and Order

Girato presso il Police District Admiral Street di Kansas City, nel Missouri, questo documentario ne mostra la vita quotidiana attraverso l'ampia gamma di azioni cui la polizia è chiamata a rispondere in una delle zone con la più alta densità criminale della città.

Frederick Wiseman realizza un documentario perfettamente calato nella sua visione di cinema: incentrato su un ambiente americano ben definito, sviscerato sotto diversi punti di vista senza mai “provocare” la realtà ma semplicemente catturandola con le sue macchine da presa. L'autore lascia che la vita accada davanti a lui e non osa mostrarsi nemmeno con un breve commento. Cinico e invisibile, il suo sguardo ci catapulta in un mondo delicato e teso: la polizia di Kansas City (ma sarebbe meglio dire la Polizia in generale) deve fare i conti tutti i giorni con ladri, prostitute, rapinatori e risse, cercando il più possibile di scindere il lavoro dalla vita privata. Se le due sfere iniziano a mescolarsi tra loro, lo stress e l'emozione potrebbero guastare notevolmente l'operato di un agente sul lavoro, oppure l'affetto familiare di un uomo nella sua realtà intima (a seconda del punto di vista). Prima di essere agenti in divisa, i poliziotti sono esseri umani: ma il discorso, sembra suggerirci Wiseman, vale anche per i criminali, troppo spesso spinti a commettere azioni scellerate per motivazioni più che fondate. Law and Order segna dunque l'ennesimo funzionale, scottante e riuscito lavoro dell'autore che si conferma uno tra i più importanti e influenti documentaristi della sua generazione.