The Fast and the Furious: Tokyo Drift
The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Durata
104
Formato
Regista
In seguito all'ennesimo guaio con le autorità, Sean Boswell (Lucas Black) si trasferisce dal padre, militare di stanza a Tokyo. Anche qui non abbandona la passione per le auto e le corse clandestine e, grazie all'aiuto di Twinkie (Shad Moss), viene introdotto nel mondo delle sfide di drifting, gareggiando contro i membri delle gang locali.
Terzo capitolo di una saga ormai rodata, The Fast and the Furious: Tokyo Drift amplia gli orizzonti rinnovando cast e ambientazione: un tentativo malriuscito per un lungometraggio debole e approssimativo. La sceneggiatura, firmata da Chris Morgan, rasenta il ridicolo involontario ed è infallibile nell'andare a toccare tutti gli stereotipi del genere. Assordante e mai davvero originale, nonostante l'introduzione delle (noiose) gare di drifting con cui si tenta di prendere le distanze dalle operazioni precedenti, il film risulta totalmente inconsistente, senza ambizioni oltre a quella di esibire le solite rombanti auto truccate. La vicenda si trascina con stanchezza tra le strade di una Tokyo notturna, rappresentata peggio che mai, e i personaggi che le calcano sono caratterizzati da uno spessore psicologico degno di una sagoma di cartone. Tocco finale, il cameo non accreditato dell'habitué Vin Diesel, nei panni di Dominic Toretto. Insostenibile. Musiche di Brian Tyler.
Terzo capitolo di una saga ormai rodata, The Fast and the Furious: Tokyo Drift amplia gli orizzonti rinnovando cast e ambientazione: un tentativo malriuscito per un lungometraggio debole e approssimativo. La sceneggiatura, firmata da Chris Morgan, rasenta il ridicolo involontario ed è infallibile nell'andare a toccare tutti gli stereotipi del genere. Assordante e mai davvero originale, nonostante l'introduzione delle (noiose) gare di drifting con cui si tenta di prendere le distanze dalle operazioni precedenti, il film risulta totalmente inconsistente, senza ambizioni oltre a quella di esibire le solite rombanti auto truccate. La vicenda si trascina con stanchezza tra le strade di una Tokyo notturna, rappresentata peggio che mai, e i personaggi che le calcano sono caratterizzati da uno spessore psicologico degno di una sagoma di cartone. Tocco finale, il cameo non accreditato dell'habitué Vin Diesel, nei panni di Dominic Toretto. Insostenibile. Musiche di Brian Tyler.