In un circo pieno di fenomeni da baraccone, la bella trapezista Cleopatra (Olga Baclanova), amante dell'uomo forzuto Hercules (Henry Victor), inizia a corteggiare il ricco nano Hans (Harry Earles), allontanandolo dalla sua fidanzata, la nana Frieda (Daisy Earles). Tramando con l'amante alle spalle di Hans, Cleopatra arriva a farsi sposare e durante il banchetto lo umilia e insulta pesantemente i suoi amici, ovvero gli altri freaks che lavorano nel circo: la loro vendetta sarà terribile e spietata.



L'opera più celebre, insieme a Dracula (1931), di Tod Browning è anche la più estrema e discussa e quella che più di ogni altra ha contribuito a formare la sua fama di cineasta maledetto. L'obiettivo del produttore Irving Thalberg era quello di seguire la scia del successo della pellicola con Bela Lugosi, producendo un altro film dell'orrore, ma l'operazione compiuta da Browning va ben al di là del genere. Innanzitutto, il regista decide di ridurre al minimo trucchi ed effetti speciali, scegliendo attori che sono in realtà autentici performer di "Freak Show" (donna barbuta, nani, uomo torso, microcefali, gemelle siamesi): una soluzione contestata dai detrattori perché moralmente disturbante, ma in realtà perfettamente logica se si pensa che si tratta di professionisti, per la maggior parte già molto famosi all'epoca in cui il film venne girato. In secondo luogo, Browning veicola un messaggio morale straordinariamente contemporaneo: i veri mostri sono i “normali”, aitanti, avidi e crudeli, mentre i piccoli esseri deformi del circo sono invece capaci di amore reciproco, sincero e disinteressato, e hanno un solido sistema di valori e uno spiccato senso della comunità. «Offend one and you offend them all», dice l'imbonitore all'inizio del film. Tra le scene entrate di diritto nella storia del cinema c'è sicuramente lo straziante e indimenticabile banchetto nuziale durante il quale i freaks accolgono tra di loro Cleopatra al grido di: «gooble gobble one of us» (in italiano: «la accettiamo, una di noi»), citata innumerevoli volte, dal film The Dreamers (2003) di Bernardo Bertolucci alle canzoni dei Ramones. La conclusione, con i freaks che strisciano minacciosi nel fango durante una tempesta notturna è una delle sequenze più inquietanti della storia del cinema e prelude all'agghiacciante svelamento finale. Un'alternanza di sentimento e vendetta, eros e thanatos, empatia e commozione, orrore e tenerezza che rendono questo film un vero e proprio capolavoro, scandalosamente incompreso, bistrattato da censura e critica e ancora oggi inspiegabilmente considerato di genere horror. Harry Earles era già stato protagonista di The Unholy Three (1925) e nella realtà era fratello di Daisy, che nel film interpreta la sua compagna. Curiosamente, uno dei personaggi si chiama Phroso (Wallace Ford), come Lon Chaney ne La serpe di Zanzibar(1928).
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica