Free Zone

L'americana di origine ebraica Rebecca (Natalie Portman), dopo aver lasciato il fidanzato (Aki Avni), si ritrova a compiere un viaggio tra Israele e Giordania con l'ebrea Hanna (Hana Laszlo) e la palestinese Leila (Hiam Abbas).

Ci sono molti modi per raccontare l'infinito conflitto israelo-palestinese, tanti quanti le sfumature di una realtà storica e politica così complessa. Amos Gitai sceglie la prospettiva di un incontro-scontro tutto al femminile dal respiro allegorico. In questo anomalo road movie che lascia gli uomini quasi sullo sfondo, le intenzioni sono lodevoli e il regista riesce ad aggirare le trappole della retorica, benché a livello stilistico non tutto funzioni (le dissolvenze incrociate usate per raffrontare diversi piani temporali sono quantomeno irritanti). Recitazione di alto livello: bravissima Carmen Maura (che appare in un piccolo ruolo) così come la Abbas, ma la vera sorpresa è la Portman (israeliana naturalizzata americana) che regala un infinito primo piano iniziale davvero straordinario, sulle note del canto popolare Had Gadia (adattato nella versione italiana Alla fiera dell'est di Angelo Branduardi). Palma d'oro ad Hana Laszlo come migliore attrice al Festival di Cannes.