Glory – Uomini di gloria
Glory
Premi Principali
Oscar al miglior attore non protagonista 1990
Golden Globe al miglior attore non protagonista 1990
Durata
122
Formato
Regista
Guerra di secessione americana: dopo la battaglia di Antietam, il capitano Robert Shaw (Matthew Broderick) viene ferito e rimandato a casa. Riceverà l'ordine da parte dell'Unione di formare un reggimento composto unicamente da uomini di colore. Con l'aiuto del maggiore Forbes (Cary Elwes) e del sergente Rawlins (Morgan Freeman), Shaw addestrerà e guiderà in battaglia uomini che non hanno mai tenuto in mano un fucile in vita loro.
Apologo impegnato che illustra una realtà della Guerra civile americana secondo una prospettiva insolita e accattivante: l'idea di basare un film sulla storia dei primi uomini di colore scesi in battaglia per difendere una nazione di cui si sentono cittadini si dimostra efficace. Il desiderio degli afroamericani di combattere, espresso da due buoni attori come Denzel Washington e Morgan Freeman, diviene anche espressione della ricerca e lotta per un'uguaglianza a lungo agognata. Non altrettanto convincente Matthew Broderick, la cui performance risulta piatta e trasparente. Nonostante alcuni momenti di stanca nella parte centrale, la regia competente e il suggestivo apparato visivo (fotografia di Freedie Francis) rendono agile una pellicola che garantisce il giusto coinvolgimento emotivo. Tra i migliori risultati di Zwick. Tre premi Oscar: attore non protagonista (Washington), fotografia, sonoro.
Apologo impegnato che illustra una realtà della Guerra civile americana secondo una prospettiva insolita e accattivante: l'idea di basare un film sulla storia dei primi uomini di colore scesi in battaglia per difendere una nazione di cui si sentono cittadini si dimostra efficace. Il desiderio degli afroamericani di combattere, espresso da due buoni attori come Denzel Washington e Morgan Freeman, diviene anche espressione della ricerca e lotta per un'uguaglianza a lungo agognata. Non altrettanto convincente Matthew Broderick, la cui performance risulta piatta e trasparente. Nonostante alcuni momenti di stanca nella parte centrale, la regia competente e il suggestivo apparato visivo (fotografia di Freedie Francis) rendono agile una pellicola che garantisce il giusto coinvolgimento emotivo. Tra i migliori risultati di Zwick. Tre premi Oscar: attore non protagonista (Washington), fotografia, sonoro.