Godzilla
Gojira
Durata
96
Formato
Regista
Al largo delle coste del Giappone, alcuni pescherecci vengono distrutti e fatti affondare. Le cause rimangono misteriose almeno fino a quando una gigantesca creatura distrugge un piccolo villaggio. A indagare sull'accaduto viene inviata una spedizione scientifica guidata da un paleontologo (Takashi Shimura) e da sua figlia (Momoko Kchi), accompagnati da un ufficiale della marina (Akira Takarada).
Non è esagerato considerare “epocale” il primo film dedicato a Godzilla. La pellicola diretta da Ishir Honda segna il punto di partenza ufficiale di un genere, il kaijū eiga, che dal '54 a oggi, seppur con le dovute interruzioni, ha continuato a stimolare la fantasia di sceneggiatori e registi anche al di fuori del territorio nipponico (ne sono un esempio il remake/reboot del 2014 firmato da Gareth Edwards o l'omaggio realizzato da Guillermo del Toro con Pacific Rim 2012). Seppur tecnicamente limitata, ma oggettivamente sorprendente nella realizzazione artigianale degli effetti visivi, la pellicola mantiene inalterata la forza di un messaggio antinucleare con immagini di distruzione che non possono non riportare alla mente un passato doloroso e, all'epoca, recentissimo: la ferita aperta e sanguinante dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki. A suo modo, è un film imprescindibile, emozionante e dotato di contenuti importanti. Ebbe un ottimo riscontro ai botteghini generando un numero corposo di seguiti.
Non è esagerato considerare “epocale” il primo film dedicato a Godzilla. La pellicola diretta da Ishir Honda segna il punto di partenza ufficiale di un genere, il kaijū eiga, che dal '54 a oggi, seppur con le dovute interruzioni, ha continuato a stimolare la fantasia di sceneggiatori e registi anche al di fuori del territorio nipponico (ne sono un esempio il remake/reboot del 2014 firmato da Gareth Edwards o l'omaggio realizzato da Guillermo del Toro con Pacific Rim 2012). Seppur tecnicamente limitata, ma oggettivamente sorprendente nella realizzazione artigianale degli effetti visivi, la pellicola mantiene inalterata la forza di un messaggio antinucleare con immagini di distruzione che non possono non riportare alla mente un passato doloroso e, all'epoca, recentissimo: la ferita aperta e sanguinante dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki. A suo modo, è un film imprescindibile, emozionante e dotato di contenuti importanti. Ebbe un ottimo riscontro ai botteghini generando un numero corposo di seguiti.