Horse Feathers – I fratelli Marx al college
Horse Feathers
Durata
68
Formato
Regista
Eletto rettore in un college, il professor Quincey Adams Wagstaff (Groucho Marx) mira a rieducare il figlio Frank (Zeppo Marx), innamorato della bella Connie (Thelma Todd), tentando al contempo di risollevare le sorti della squadra di football. Riuscirà nel suo intento grazie all'aiuto di Pinky (Harpo Marx) e Baravelli (Chico Marx).
Dopo Monkey Business – Quattro folli in alto mare (1931), Norman Z. McLeod dirige ancora una volta i fratelli Marx, confermando quella tendenza all'anarchia e alla sistematica distruzione delle regole imposte ormai divenuta marca stilistica del gruppo (e destinata alla massima espressione con il successivo La guerra lampo dei fratelli Marx, realizzato da Leo McCarey nel 1939). La caustica comicità dei protagonisti attacca la base stessa del sistema educativo, denunciando l'inadeguatezza dei metodi di insegnamento e facendo emergere l'immobilismo del contesto universitario; irriverente Groucho, che ironizza sulle certezze dell'autorità precostituita («Di qualunque cosa stiate parlando, io sono contro») e scatenati Harpo e Chico, impegnati a seminare il caos con gag di tipo essenzialmente fisico. Il ritmo è buono, ma la comicità si rivela a tratti un po' troppo meccanica e la sceneggiatura (firmata da Bert Kalmar con Harry Ruby, S.J. Perelman e Will B. Johnstone) arranca tra minimalismo e approssimazioni. Alcuni momenti, comunque, risultano esilaranti: irresistibile la sequenza del poliziotto chiuso in gabbia. Noto anche come Piume di cavallo.
Dopo Monkey Business – Quattro folli in alto mare (1931), Norman Z. McLeod dirige ancora una volta i fratelli Marx, confermando quella tendenza all'anarchia e alla sistematica distruzione delle regole imposte ormai divenuta marca stilistica del gruppo (e destinata alla massima espressione con il successivo La guerra lampo dei fratelli Marx, realizzato da Leo McCarey nel 1939). La caustica comicità dei protagonisti attacca la base stessa del sistema educativo, denunciando l'inadeguatezza dei metodi di insegnamento e facendo emergere l'immobilismo del contesto universitario; irriverente Groucho, che ironizza sulle certezze dell'autorità precostituita («Di qualunque cosa stiate parlando, io sono contro») e scatenati Harpo e Chico, impegnati a seminare il caos con gag di tipo essenzialmente fisico. Il ritmo è buono, ma la comicità si rivela a tratti un po' troppo meccanica e la sceneggiatura (firmata da Bert Kalmar con Harry Ruby, S.J. Perelman e Will B. Johnstone) arranca tra minimalismo e approssimazioni. Alcuni momenti, comunque, risultano esilaranti: irresistibile la sequenza del poliziotto chiuso in gabbia. Noto anche come Piume di cavallo.